Allergia - La Stanza del Sale Carpiano

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Ci deve essere qualcosa di stranamente sacro nel Sale.
Se lo ritroviamo nelle nostre lacrime e nel mare...
(Kahlil Gibran)


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ALLERGIA

Un'allergia può essere definita una “induzione di una risposta immunitaria anomala in seguito al contatto con una sostanza esterna”, si tratta di una risposta difensiva anticorpale esagerata, inappropriata e dannosa, scatenata dal sistema immunitario verso allergeni che per la maggior parte dei soggetti sani sono completamente innocui.
I tessuti coinvolti in questa reazione sono le mucose nasali, gli occhi, i bronchi ed in taluni casi l'apparato cutaneo; tali tessuti divengono iperattivi ed in determinate condizioni esterne, come la presenza di inquinanti, divengono ancora più sensibili.
Le manifestazioni allergiche possono essere più o meno gravi e riguardare i suddetti tessuti e sono:
le congiuntiviti, manifestazioni allergiche a livello oculare; le riniti, raffreddori allergici caratterizzati da una secrezione abbondante, limpida e particolarmente fluida; la patologia asmatica, forma più grave che prelude ad un graduale restringimento delle vie aeree, con una difficoltà progressiva a respirare;  la pollinosi o “febbre da fieno”, forma meno grave a carico della mucosa nasale, degli occhi e dei bronchi.
I sintomi allergici più comuni a carico dell'apparato cutaneo sono: l'orticaria, caratterizzata da ponfi rigonfi ed arrossati accompagnati da forte prurito; eczemi e dermatiti da contatto con particolari sostanze, come il nichel, le tinture per capelli e i più variegati detergenti.
La reazione allergica si manifesta soltanto in soggetti sensibili a particolari molecole, gli antigeni, che scatenano una reazione immunitaria specifica mediata esclusivamente dalle immunoglobuline e prodotte dai mastociti. Gli individui sensibili generalmente lo sono per familiarità genetica, quindi trasmissione ereditaria della sensibilità a determinati allergeni.
La reazione allergica può manifestarsi con diversi gradi di pericolosità: da una semplice orticaria alla patologia asmatica, fino a giungere alla forma più grave, lo shock anafilattico.
I più comuni allergeni sono i pollini responsabili della Pollinosi che è una reazione allergica che si manifesta con cadenza stagionale in soggetti ipersensibili a pollini di specifiche famiglie di erbe, di fiori e di alberi. Tra le diverse aree italiane esistono differenze significative nella sensibilizzazione ai vari pollini: la presenza di granuli allergenici è influenzata dal clima e dalla diffusione della vegetazione nel territorio. I pollini anemofili (aerotrasportati) rappresentano i principali allergeni della malattia: vengono ampiamente diffusi nell'ambiente e, a causa delle loro dimensioni ridotte, possono essere inalati e penetrare nelle vie respiratorie, dando origine alle manifestazioni cliniche tipiche della patologia.
I granuli pollinici sono liberati nell'atmosfera con caratteristiche definite per ogni singola pianta.
Altri antigeni comuni sono: gli acari della polvere, o meglio i loro escrementi che si liberano nell'aria; gli animali domestici, il cui pelo funge da veicolo di allergeni contenuti nella saliva e nell'urina dell'animale; l'inalazione delle spore prodotte dalle muffe negli ambienti umidi.
Identificare e conoscere i pollini verso cui si è sensibilizzati può aiutare a gestire meglio la propria allergia; particolarmente utili nella prevenzione sono i calendari pollinici consente di individuare le seguenti stagioni:
  • Invernale/pre-primaverile. Nei primi mesi dell'anno compaiono i pollini di alcune piante arboree: Betulaceae (Ontano), Corylaceae (Nocciolo) e Cupressaceae. In seguito, compaiono i pollini delle Oleaceae (Frassino) e delle Salicaceae (Pioppo e Salice). Tra marzo e aprile si osserva la presenza del polline di Platano.
  • Primaverile. Oltre ai pollini di numerose piante arboree Betulaceae (Betulla), Corylaceae (Carpini), Fagaceae (quercia e faggio), Oleaceae (Frassino e Olivo), Cipresso, Platano e Pino si rilevano anche pollini di piante erbacee come le Urticaceae e le Graminaceae. Scompaiono i pollini di Pioppo e Salice.
  • Stagione estiva. Caratterizzata dalla presenza soprattutto di pollini di piante erbacee quali Urticaceae e Compositae (Ambrosia e Artemisia). I pollini di piante arboree rilevati sono quelli di Castagno e Pino
Per fronteggiare le reazioni allergiche, questi soggetti vanno sottoposti a particolari vaccini desensibilizzanti o iposensibilazzanti nei confronti delle sostanze verso cui sono allergici, a cure farmacologiche solitamente di antistaminici o andando a trattare la manifestazione allergica specifica.
L'utilizzo di trattamenti nelle stanza di sale in questo caso agisce principalmente con la sue proprietà immunomodulanti, regolando la risposta del sistema immunitario del soggetto e nel trattamento dei sintomi a carico delle vie respiratorie. Per trattare questo disturbo si consiglia di eseguire trattamenti annuali di prevenzione o di eseguire almeno 10/15 trattamenti nel periodo allergico anticipando la fase acuta.


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